martedì 8 dicembre 2009

Social Network...è donna



Voi lo sapevate che la maggior parte delle persone che frequentano i social network sono donne?
A dirlo è Brian Solis, analista di Google Ad Plan (strumento di Google che permette di scomporre i dati dei visitatori dei vari siti, per individuare i target pubblicitari).
E' risultato che in social network come YouTube, LinkedIn, DeviantArt e del.icio.us le percentuali tra uomini e donne si equivalgono; invece il gentile sesso domina su Facebook, Twitter, MySpace, Flickr, FriendFeed e molti altri social network che qui in Italia non vanno di moda.
L'unico social network frequentato quasi esclusivamente dai maschietti è Digg, anche questo però poco conosciuto in Italia: è una piattaforma sulla quale condividere articoli, foto video.. e più uno di questi viene postato, più acquista visibilità.
Si può dire che le donne non abbiano altro da fare che perdere tempo al computer? Forse anche sì...forse abbiamo più voglia di socializzare rispetto ai maschi, chissà...però io ero convinta che quelli fissati con i computer fossero loro!
Dati e immagine da:
http://club.quotidianonet.ilsole24ore.com/ferri/opla_il_social_network_e_donna

Social Network e minorenni


Ci sono social network che permettono l'iscrizione anche ai minori.
Io mi chiedo, è giusto oppure no?
Anni fa mi ero iscritta ad un social network, perchè altri miei amici me l'avevano consigliato...si poteva navigare da un profilo all'altro senza restrizioni, senza l'obbligo di fare amicizia prima di poter conoscere informazioni, guardare foto e mandare messaggi ad altre persone.
Ad un certo punto mi è arrivato un messaggio di un ragazzo che aveva all'incirca la mia età e diceva di volermi conoscermi. Cosa c'era di male? TUTTO!
Non era un ragazzo ma un "signore" di quaranta e passa anni che si era creato diversi profili, in ognuno dichiarando di avere un'età differente, da utilizzare in base all'occasione, o meglio, in base alla ragazza alla quale voleva scrivere. Fortuna che un giorno si è sbagliato e mi ha scritto con un profilo diverso da quello che usava con me nei giorni precedenti e che quindi mi sono accorta che era un maniaco!
Bloccare il suo contatto era inutile perchè si presentava sempre con profili diversi, e così decisi di uscire completamente da quel social network.
La cosa che mi ha fatto più arrabbiare è stata che, al momento dell'eliminazione del mio profilo dal social network, si è presentata una domanda: "COSA NON LE E' PIACIUTO DI QUESTO SERVIZIO?"
C'è un social network, Mypage, dedicato ai bambini dai 5 anni in su. Qui i bambini creano la propria pagina e la personalizzano con icone, sfondo e suoni. Inoltre ci sono i "Kidget", con i quali disegnano, colorano, leggono, scrivono, giocano e guardano video. Mypage è stato progettato, con la consulenza di psicologi e psicoterapeuti, da un team che da oltre 10 anni si occupa di produzione di contenuti per l'infanzia.
Inoltre in questo social network non viene richiesta nessuna informazione che permetta di riconoscere il bambino, né in fase di registrazione né successivamente. Ovviamente è presente anche il Parental Control, non si voglia mai che i bambini stiano troppo tempo al computer.
A questo punto mi chiedo: bisogna andare in un social network per bambini per essere sicuri nella rete? E' possibile essere tutelati anche in un social network normale?
Notizia e immagine da:
http://blog.panorama.it/hitechescienza/tag/social-network/page/2/

lunedì 7 dicembre 2009

Il ruolo dei social network nelle risorse umane

Il fenomeno dei social network sta cambiando le modalità di contatto e relazione tra le persone anche in ambito professionale.
Numero uno tra i social network a connotazione professionale è LinkedIn, il quale ha registrato nel 2007 un incremento del 400% e conta circa 17 milioni di utenti registrati nel mondo.
I contatti vanno e vengono, le persone cambiano azienda, telefono e mail, e le relazioni relegate a una voce scritta a penna nella rubrica rischiano di diventare obsolete. Non è così nell'epoca del web 2.0: essere connessi in una rete sociale vuol dire essere professionalmente legati anche se i recapiti cambiano.
I momenti in cui entra in gioco il social network durante il prpcesso di recruting sono due:
- la ricerca dei nominativi
- la valutazione dei candidati
Mentire ad un colloquio è abbastanza semplice, molto più difficile è simulare connessioni e raccomandazioni su una rete sociale pubblica.
Ecco perchè la ricerca di personale attraverso i social network può essere più illuminante dei canali tradizionali.
La creazione di gruppi di lavoro in una stessa organizzazione rappresenta la base del Corporate Social Network ed è diventato persino un prodotto ad opera della società americana SelectMinds. Ma il tempo speso ad accrescere le reti sociali è visto spesso anche in ottica negativa dalle aziende. La valutazione se il tempo speso in questo modo sia un costo o un investimento, spetta ancora all’azienda.

http://www.printmag.com/Portals/1/2009/Feb2009/features/social%20networking/375/feb09_socialnetworking_375_turn.jpg

http://www.zerounoweb.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2377&id_tipologia=3



Come vengono usati i social network: guida sicura per un uso consapevole



I social network offrono un profilo molto preciso di chi siamo noi, e le nostre informazioni, anche quelle private, possono essere accessibili a tutti coloro che sono registrati a quel servizio.

Proprio per questo motivo, è bene riflettere prima di inserire determinate , informazioni, perché se all'inizio può essere divertente, in un momento succcessivo potrebbe rivelarsi un problema.

Bisogna poi tenere in considerazione un altro aspetto. Se nella chat era prassi utilizzare il nickname, i social network moderni come facebook offrono una novità: introducono la corrispondenza tra l'identità del mondo reale con quello virtuale. Inseriamo nome, cognome, e le foto che più ci rappresentano. Pubblichiamo quindi aspetti della nostra vita che riconducono chiaramente a noi stessi, in modo univoco ed evidente.

Avere molti amici è certamente una cosa importante. Ma ogni volta che aggiungiamo un contatto di una persona che non conosciamo, dobbiamo tenere presente che questa potrà poi accedere a tutte le informazioni che abbiamo reso disponibili. Molte persone a volte, fanno a gara a chi ha più amici: oltre ad essere un' abitudine inutile, questa può rivelarsi una cosa rischiosa per la nostra privacy.
  • La regola base che dovremo tenere a mente, sarebbe quella di inserire nella nostra rete dei contatti solo le persone che conosciamo nella vita reale.
  • Non tutti sono chi dicono di essere: in rete sono possibili e frequenti i furti d'identità
    Bisogna ricordarsi di fare molta attenzioine quando si esprimono pensieri su cose o persone
  • Come in qualsiasi altro contesto, reale o virtuale che sia, il rispetto degli altri e l'utilizzo di un linguaggio adeguato è molto importante
  • Se decidiamo di non utilizzare più un determinato social network, ricordiamoci di chiudere il nostro account
  • Evitare di utilizzare la stessa password per tutti i servizi che decidiamo di utilizzare
  • Non pubblicare materiale di cui non si conosce la provenienza: potrebbe essere coperto dal diritto d'autore e questo ci pootrebbe portare delle sanzioni

http://www.youtube.com/watch?v=q8prZIvAtCc&feature=player_embedded

http://www.portaleragazzi.it/component/option,com_tag/tag,web2.0/Itemid,0/

http://images.google.it/imgres?imgurl=http://notebookitalia.it/images/stories/ladro_facebook.jpg&imgrefurl=http://notebookitalia.it/facebook-inchioda-lo-stalker-6662.html&usg=__tkvmCozNavc12QyI19cD9zqs3Nc=&h=400&w=600&sz=87&hl=it&start=2&itbs=1&tbnid=OTsTsJ1vL4eZYM:&tbnh=90&tbnw=135&prev=/images%3Fq%3Dfacebook%2Bmanette%26gbv%3D2%26hl%3Dit

I SN sono il nostro capitale sociale???


Con il termine "capitale sociale" si intende generalmente quel bagaglio relazionale e valoriale che un soggetto costruisce nel corso della propria esistenza in una determinata società. L'individuo, infatti, già nei primi anni della vita assorbe su di sé una serie di norme e di valori che gli derivano dall'essere parte di un nucleo famigliare e di una società.

Con l'introduzione dei social network cosa è cambiato???
Ricordando le parole di Glenn Loury “Nessuno percorre la strada completamente da solo. Il contesto sociale in cui avviene la maturazione individuale condiziona fortemente ciò che individui ugualmente competenti possono ottenere” tutto vero prima dell'era dei social network.
Se a 20 anni ho migliaia di amici in Facebook modifico drasticamente il mio bagaglio relazionale, quel lungo processo di instaurazione di nuove conoscenze che un tempo avveniva nell'arco di tutta la vita adesso può essere ampliato e velocizzato già in giovanissima età grazie ai social network.
Trent'anni fà il tessuto sociale nel quale incrementare il proprio capitale sociale era il proprio quartiere, il paesino e nella maggiore delle ipotesi la propria città. E adesso?
Adesso si potrebbe dire che il nostro capitale sociale ha riserve potenzialmente illimitate poichè già da ragazzi possiamo essere connessi e stringere relazioni con tutto il mondo.
Il mondo intero come tessuto sociale e globale è quindi nelle nostre mani o è solo un'illusione?



http://ospitiweb.indire.it/adi/CapitaleSociale/immagini/socialcapital_itg.jpg

http://blufiles.storage.live.com/y1pXdYZAhqjKKUHldPfS9Ckw7vEjcKC0N5Qe4xy2885GKKwpabapga0zAPve9Qu-Sq_t9NAnRlTFQY

Social Network, Comunità virtuale o sociale?



La manifestazione del NO B-bay di sabato 5 Dicembre a Roma nata su un'iniziativa di Facebook, ha avuto un grande successo. Migliaia di persone si sono ritrovate in piazza San Giovanni e in contemporanea a Parigi, Barcellona, Berlino, per manifestare tutto il proprio dissenso nei confronti del nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, perchè venga tolto quel disegno di legge sul processo breve. Vi hanno hanno partecipato soprattutto giovani, anche tante famiglie, niente rappresentanze di partiti ( a parte qualche piccola presenza di partiti minori), anche se vi erano politici in veste di semplici cittadini. Il colore viola scelto per gli slogan vuole rappresentare il simbolo della speranza per la nascita di una nuova alba per la nostra democrazia. Quello che ci fa riflettere,interrogare questo evento, è che dopo i Girotondini, è nata questa nuova Comunità virtuale, che si è poi ritrovata in piazza, si è riconosciuta in un obiettivo comune ( c'erano diversi personaggi della coltura e dello spettacolo).Viene spontaneo chiedersi se la Comunità Virtuale che diventa Comunità Sociale è vera Comunità. A mio modo di vedere la vera Comunità ha bisogno non solo di incontro, ma di interazione, di scambio per far nascere quegli elementi necessari per cambiare la situazione. Al riguardo proprio in questi giorni, Giuseppe De Rita , Presidente dell'Istituto del Censis, sottolinea l'importanza di ricominciare a fare la Comunità vera e non quella virtuale. La domanda che mi viene spontanea è:"Riuscirà questa Ondata Viola a far nascere la Comunità Sociale"?

http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/giustizia-16/nob-day1/nob-day1.html

http://www.corriere.it/politica/09_dicembre_03/diretta-rai-nobday_94be72fe-e002-11de-9712-00144f02aabc.shtml

domenica 6 dicembre 2009

La dipendenza dalla rete.

Nel retro copertina del libro di Clifford Stoll; Confessione di un eretico HIGH-TECH, si legge una post fazione di Raffaele Simone:" mi pare che Stoll difenda due o tre cose che anche a mio avviso vanno mantenute. Una è che la scuola deve preservare la collettività di persone umane che operano insieme, imparano insieme , giocano insieme, parlano tra loro (e magari sono contente di quel che fanno). L'altra è che non si conosce ancora un deposito di conoscenze che sia migliore di un libro. Infine l'idea che vada preservato e arricchito il contatto con la realtà, non quella simulata, ma quella vera, quella " fisica" , che richiede spirito di esplorazione e di scoperta, movimento, manipolazione."
Quello che emerge oggi, è che il mondo virtuale sta catturando sempre più persone, giovani e meno giovani, sia ragazzi che ragazze creando in loro una forte dipendenza. La rete spesso diventa supporto per i fragili creando illusione di vivere in un mondo diverso. La realtà è costruita su misura, finestra di fuga a portata di un clic. Spesso la rete diventa una prigione per i giovani immaturi e, in questa realtà virtuale c'è un cambio nelle relazioni interpersonali, si creano amicizie virtuali. Anche nella scuola c'è una modalità diversa di apprendere. La dipendenza porta un cambio nel percepire le distanze, non c'è più lo spazio e, le nostre abitudini di vita si modellano con stili diversi di vivere la vita... Cosa ne pensate?

http://www.nessuno-perfetto.it/dipendenza_da_internet.html

Social network: attenzione ai dati personali


Solitamente quando ci si iscrive ad un social network, ci viene richiesto da questo di inserire una certa quantità di dati. Alcuni dati sono obbligatori, come nome e cognome, altri invece sono facoltativi.
La "grande invenzione" dei social network è quella di segnalare che "hai compilato solo il 40% del tuo profilo" (come se a compilarlo tutto si vincesse un premio), e che ti spinge ad inserire nuovi dati...
Inoltre, una volta entrati in un social network, le persone non sempre pensano di inserire dei limiti ai visitatori, per evitare che questi vengano a conoscenza dei dati senza autorizzazione, di conseguenza c'è il rischio che foto e quant'altro vengano divulgate nell'etere.
Ed è ciò che è successo a Sir John Sawer, ambasciatore della Gran Bretagna all'Onu, ed ex 007 chiamato "C"! La moglie aveva pubblicato l'intero album fotografico su Facebook, ma dopo poco la pagina è stata cancellata dal Ministero del Esteri, avvisato dal giornale Mail di Londra, che non voleva neanche credere ai propri occhi..
Qui in Italia il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato un opuscolo informativo che aiuta a capire come tutelare i propri dati e la privacy.
Immagine e dati da:
http://www.masternewmedia.org/it/2009/08/12/la_privacy_sui_social_network_guida_alluso.htm
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/06/senza-segreti-il-capo-degli-007-la.html

ATTENTO! QUALCUNO TI GUARDA

Vi è mai capitato di camminare per strada e di fermarmi all'improvviso perchè vi sembra che qualcuno vi stia seguendo/osservando? Bhe a volte a me capita non solo mentre cammino per strada, ma anche mentre navigo tra i Social Network.

Siamo tutti sotto l'occhio vigile del Grande Fratello! Non si limita più alla famosa trasmissione televisiva dove molti di noi non vorrebbero mai andare per la tutela della propria privacy. Se sei iscritto in un Social Network non sei tutelato al 100%. Tutto ciò che pubblichi è visto da amici, parenti e anche colleghi di lavoro! E si comincia a parlare... Luca lo legge lo dice a Pietro che lo riferisce a Milena che chiama Paola e così via...

Ragazzi ma questa è libertà?

Sto leggendo 1984 di George Orwell e sentite cosa scrive:

"Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero sia libero, gli uomini siano gli uni diversi dagli altri e non vivano in solitudine... a un tempo in cui la verità esista e non sia possibile disfare ciò che si è fatto:

Dall'età dell'uniformità, dall'età della solitudine, dall'età del Grande Fratello, dall'età del bipensiero..."

Secondo voi il tempo in cui viviamo si discosta di molto dalle ultime due righe?

Risorse internet:

IL MIO GROSSO GRASSO SOCIAL NETWORK


Nuove notizie dal fronte dei Social network. Se si pensava che questi fossero solo punti d'incontro in rete che favorissero la socializzazione ci si sbagliava.
Non sono più merendine grasse e piene di calorie a doverci preoccupare!
Mi credete pazza!?
Secondo uno studio condotto dalla ricercatrice londinese Susan Grienfiel tutti coloro che sono ipnotizzati dal mondo del WEB sono a rischio obesità. "Ovvio!" si può dire "più ore perdi davanti allo schermo e meno attività fisica fai e si finisce con un aumento spropositato del peso".
Ma non è così. E' stato dimostrato infatti che il fatto di passare ore nei social network provoca un cambiamento al funzionamento del cervello (INFANTILISMO).
Dopo aver spento il PC infatti finisce il "brivido da Facebook", una specie di adrenalina da post gara, che ti porta ad abbuffarti.
Inoltre a lungo andare questo comportamento procura un indebolimento della corteccia pre frontale del cervello inquanto si riduce il suo utilizzo. Cosa può causare? Più imprudenza e impulsività da parte del soggetto.
A questo punto mi chiedo: già dall'età di 3-4 anni si danno in mano ai bambini dei giochi simili a computer a scopo educativo, ma siamo sicuri di educare i nostri figli nel modo giusto?
Risorse internet:

Aiuto qualcuno su Facebook finge di essere me!!!!















E' capitato a molti personaggi famosi ma può capitare a chiunque di noi.
Ti arriva un sms di un vecchio amico che non vedi da tempo che si congratula per le belle foto pubblicate in facebook o che ti chiama stizzito per il modo in cui gli hai risposto in chat e così via...tu rimani incredulo perchè non hai proprio idea di cosa stiano parlando.
Ricercate il vostro nome in rete e scoprite un'amara verità: QUALCUNO MI HA RUBATO L'IDENTITA'!
Tutti i tuoi dati e la foto profilo sono esatti sembra tutto in regalo gli amici continuano ad aumentare ma quello non sono io.
Il furto d’identità su Facebook è all’ordine del giorno, forse siete famosi e conosciuti e qualcuno vuole danneggiarvi. Ultimo caso il calciatore del Napoli Francesco Montervino che ha subito il furto d’identità su Facebook più volte.
Ludovico Fontana sul Corriere del Mezzogiorno, proprio riguarda al caso del giocatore del Napoli ha chiesto il parere dell’avvocato Massimo Melica dello studio Melica Scandelin & Partners, esperto di diritto informatico e presidente del Centro studi informatica giuridica. L’avvocato Massimo Melica a proposito del furto d’identità su Facebook dice nell’intervista:”Il problema non è tanto nel furto quanto dell’usurpazione d’identità”- “Non costituisce reato emulare un altro soggetto, mi riferisco ai fan di una pop star o di un attore, ma compiere atti o azioni in nome e per conto del soggetto emulato”.

Quindi cosa bisogna fare per difendersi?
L’avvocato Massimo Melica continua nell’intervista al Corriere del Mezzogiorno:”Bisogna presentare una denuncia alla Polizia Postale, la quale sarà in grado, nei limiti della territorialità del servizio telematico, di identificare il soggetto autore del reato attraverso le tracce di connessione lasciate“.

Il problema del furto d'identità oltre alle implicazioni legali sopra riportate apre un altro grande problema forse maggiore del precedente: siamo sicuri che le persone con cui siamo in contatto in uno dei tanti SN siano davvero quelle che noi crediamo???

http://img253.imageshack.us/i/emailcf2.jpg/

Evitare la dipendenza educando ad un uso corretto dei social network



Ore passate davanti allo schermo, chiusura nei confronti della famiglia, desiderio incontrollabile di accedere al proprio social network preferito, potrebbero essere sintomi della dipendenza da internet.


Il responsabile al Dipartimanto Dipendenze dell'ASL di Varese Vincenzo Marino afferma: "La realtà quotidiana è per definizione frustrante. Nelle società moderne dobbiamo lottare per rispondere a tutte le nostre esigenze, da quelle lavorative a quelle affettive. Per questo emerge il desiderio di evadere dalla realtà".


Ma cosa cosa distingue un uso normale del web da un uso patologico?


Sempre il Dott. Marino afferma che "non c'è un margine di ore che ci permetta di distinguere persone dipendenti da semplici utenti". C'è un patologia quando le persone usano il web come sostanza necessaria a rispondere a esigenze affettive.


I genitori hanno un ruolo fondamentale nei confronti dei loro figli; imporre un limite di ore in cui usare il computer non basta e può essere controproducente. Bisogna lavorare insieme a loro, e capire il perché dei loro comportamenti, piuttosto che ostacolarli continuamente.


Bisogna sottolineare che internet è un bene per la nostra società: è l'uso che si fa del mezzo che può creare dipendenza.

http://www3.varesenews.it/scienza_tecnologia/articolo.php?id=155294

sabato 5 dicembre 2009

Social Network mezzo di orientamento per la scelta della scuola

Ogni persona nasce con caratteristiche personali, componenti originali del loro carattere e ancor oggi manca un servizio nazionale di orientamento, ( gratuito) che sappia individuare le loro aspirazioni interiori e i loro interessi professionali.
L'Italia è l'unico Stato Europeo che manca di una legge quadro sull'orientamento professionale e dei rispettivi servizi che avrebbe come vantaggio una lotta vera all'abbandono e, alla dispersione scolastica e al rifiuto delle scuole di studio.
Per ognuna di queste contraddizioni educative e sociali, il Social Network è un'occasione indispensabile per mettere in rete le migliori iniziative ed esperienze che diventano l'humus di una urgente innovazione Pedagogico-Didattica.
Nello stesso tempo, la rete diventa sempre più strumento di aiuto e di orientamento per le famiglie che si trovano nelle condizioni di dover supportare i propri figli nella scelta della scuola.
Progetti Orienta Padova, offre un supporto importante per le famiglie nel vasto campo orietativo della scuola.

http://www.orientapadova.it/progetti/5/

I SN superano i TG

Quanto valgono le informazioni che ogni giorno vengono pubblicate nei SN?
Negli ultimi tempi l'informazione che "fa notizia" la si trova in rete, vera o falsa che sia, e viene divulgata in tempi rapidissimi trovando ampi spazi nei telegiornali e nella carta stampata.



E così molte volte la notizia la facciamo noi utenti della rete che inseriamo video come quelli che vi ho appena proposto in you tube. La cosa strana è che per uno scherzo del destino, accendi la tv per vedere notizie riguardanti la strage e cosa ti fanno vedere?! Il tuo video.

LA PATOLOGIA DEL NUOVO MILLENNIO?


Dopo Cina e Stati Uniti anche l'Italia si pone il problema della dipendenza da internet, al punto che al Policlinico di Roma nasce il primo ambulatorio psichiatrico creato apposta per curare la dipendenza da internet, social network e chat.

Sembra infatti che questa "malattia" colpisca due persone su dieci.

Ma la cosa che più preoccupa è il fatto che sono sempre più frequenti i casi di impiegai interdetti dalla rete, perché connesssi soprattutto ai social network.

Per questo in Italia, sei aziende su dieci hanno introdotto limitazioni alla rete internet aziendale.

I social network, come tante altre cose, se non sono usati con moderazione creano dipendenza e possono portare a delle patologie. Ma non si può negare il fatto che essi sono un potentissimo mezzo di comunicazione che ha ormai quasi sostituito quelli obsoleti. Quindi più che di vere e proprie patologie, possiamo parlare di "distrazioni".



http://news.tecnozoom.it/internet-e-reti/facebook-internet-addiction-disorder-quanto-i-social-network-diventano-una-droga-post-11955.html

venerdì 4 dicembre 2009

Social Network come aiuto educativo per la famiglia


La nostra società sente sempre più come problema primario l'aspetto educativo-formativo di tutte le persone e in modo particolare delle giovani generazioni.
In questo senso la famiglia è fortemente coinvolta come attore primario nel campo pedagogico educativo e non sempre riesce a rispondere a questa domanda formativa dei suoi giovani, perché troppo impegnata nel lavoro e in tanti altri impegni, da non aver tempo da dedicare all'educazione dei propri figli.
I motivi sono diversi; viviamo nell'era della fretta, non c'è tempo per fermarsi e riflettere, con internet anche la comunicazione va di fretta e se non si è attenti rischiamo di produrre solo relazioni virtuali, diventare persone virtuali.
Una società che aumenta la sete ad avere, più che ad essere e in questo contesto la famiglia, i genitori confessano che non trovano il tempo da dedicare ai loro figli per l'educazione.
I mezzi di comunicazione sono una grande ricchezza se usati con conoscenza e competenza, e i Social Network a mio modo di vedere sono di grande aiuto alla famiglia; offrono sostegno, aggiornamento per quei genitori che in qualche modo cercano di recuperare il valore dell'educazione.Diventano una vera rete sociale per la formazione e costruzione delle future generazioni.
Una di queste reti (ce ne sono tante altre) è l'Associazione Progetto Famiglia Onlus, che opera in diverse Province del nord ed è nata su sollecitudine delle Famiglie e degli Assessorati ai Servizi Sociali dei comuni interessati.
Questa associazione offre un vero progetto educativo-formativo per tutta la famiglia, con attività, metodi educativi, per affrontare e prevenire il disagio giovanile.Sono attivi corsi per genitori, sportelli di ascolto, gruppi auto-aiuto e consulenza on-line.
http://www.progettofamiglia.com/

Social Network: Matrix non è più solo un film, esiste davvero!

Questo video consiglia di uscire da un mondo virtuale fatto di social network e in particolare facebook creato per tenerci sotto controllo e a cui noi aderiamo liberamente...



L'incubo del film matrix in cui realtà virtuale prende il soppravvento sulla vera reltà è non è più solo un film fantasy...




Confesso che questo video un pò mi ha messo "paura". Guardare per credere...


http://www.the-labs.com/Backgrounds/matrix-01.jpg

Social Network nel mondo

Questa mappa l'ho presa da un sito che non tratta di social network, ma è la più aggiornata che ho trovato nella rete, con dati provenienti da Alexa e da Google Trends (giugno 2009). Come si può notare, il social network predominante è Facebook, che ha invaso la maggior parte dell'Europa e dell'Oceania, per non parlare del nord America, e anche un po' del sud, alcuni stati africani e del Medio Oriente. Ma ci sono anche altri social network che sono molto popolari, vuoi per la densità della popolazione in Cina (QQ), o per l'estensione dell'area come in Russia (V Kontakte), o India e Brasile (Orkut). Ma guardando ancora un po' nella rete e analizzando altre mappe ho scoperto che le cose sono cambiate molto velocemente.
Infatti come si può notare da questa mappa che tratta i dati di settembre 2008, in Europa non c’era un social network predominante, negli Stati Uniti c’era MySpace, in Cina c’era Xiaonei.
Di questo passo Facebook conquisterà tutto il mondo?
Quel che è certo è che la sua popolarità ha una crescita esponenziale!
Potremmo avere amicizie in tutto il mondo (anzi, io già ce le ho!), e riuscire in ciò che i grandi capi della terra invece falliscono!
Facebook porterà la pace nel mondo?
Un po’ utopistico, lo so..

Immagini da:

SOCIAL NETWORK: "piccolo paesino globale"

Molte volte mi chiedo quale possa essere l’interesse di una persona a creare un social network come Facebook o Myspace.
Come nasce un Social Network? Cercando nel web si trovano milioni di pagine che riportano le storie di questi nuovi mondi. Ho trovato però qualcosa di più interessante in youtube che ha catturato subito la mia attenzione. Provate a guardare e ditemi che ne pensate.






La cosa che rende grandi questi mondi è la quantità di gente che in ogni secondo della giornata decide di iscriversi e connettersi al proprio profilo. Ma per quale motivo una persona è spinta a condividere i propri pensieri e le proprie immagini tramite la rete? Forse per comodità e per risparmiare del tempo? A volte siamo talmente pigri da non invitare i nostri amici per vedere insieme le foto del matrimonio e così le pubblichiamo in Facebook! Le nostre amicizie molte volte resistono solo grazie alla rete. Il nostro profilo viene guardato dai nostri amici e commentato. Insomma è come essere in un piccolo paesino dove tutti sanno tutto di tutti... ma le dimensioni sono un pò più grandi!
Risorse internet:

giovedì 3 dicembre 2009

Il fantastico mondo dei social network

Salve ragazzi!
Sono appena uscita del mio profilo di Facebook, quante notizie, quante foto e quanti video pubblicano i miei amici! Un social network è sicuramente un ponte che collega la mia isola a decine di altre isole formando un arcipelago enorme! Il bello dei social Network è che puoi conoscere gente anche che non hai mai visto e quindi è come se esplorassi per la prima volta un'isola sconosciuta. Come? Bhe semplicemente leggendo i profili degli utenti e guardando cosa pubblicano! Se una volta si diceva "gli occhi sono lo specchio dell'anima" oggi si può dire "Il tuo profilo facebook è lo specchio dell'anima". Ed ecco la nota dolente. Molte volte penso:"ma è davvero lui/lei che ha scritto questo?" Secondo me in molti si nascondono dietro la maschera di internet per dire ciò che pensano e per far vedere ciò che realmente sono e che non hanno il coraggio di dire nella realtà. La cosa più grave è che molte volte la routine dei Social Network ti prende a tal punto che si rischia di cadere nella falsità nella vita reale e molte volte nella totale solitudine. Concludo facendovi vedere un video che ho trovato su youtube e dico solo una cosa: ABBIATE IL CORAGGIO!

SN: Nicchie di persone con interessi comuni?









I social Network da chi sono composti?





Nel sito http://www.programmazione.it/index.php?entity=eitem&idItem=40447
vi è un articolo in cui si parla dei SN come di "nicchie di persone con interessi comuni". Certo non sono solo questo e anzi in questo articolo vi sono molti altri spunti di particolare interesse riguardo al nostro tema, ma non è su questi che intendo soffermarmi.
Per esperienza personale le persone che mi sono amiche nei SN non hanno necessariamente interessi comuni con i miei, sono amici, parenti, ma anche semplici sconosciuti con i quali non sento di dividere alcun interesse affine. Semplicimente usiamo una stessa applicazione in Facebook, o apprezziamo uno stesso film, o siamo fan di uno stesso personaggio famoso.
"SN: Nicchie di persone con interessi comuni" la trovo una definizione molto limitante, io preferirei la seguente definizione: pluralità di persone in interazione tra loro con eventuali interessi affini.
La foto che ho messo in questo post tratta dal film "Io robot" rappresenta per me l'antitesi della rappresentazione dei SN con tanti robot tutti uguali e messe in fila senza nessuna possibilità di esprimere la propria diversità. Se penso ai SN mi viene in mente l'esatto contario.
Voi cosa ne pensate?