martedì 8 dicembre 2009

Social Network...è donna



Voi lo sapevate che la maggior parte delle persone che frequentano i social network sono donne?
A dirlo è Brian Solis, analista di Google Ad Plan (strumento di Google che permette di scomporre i dati dei visitatori dei vari siti, per individuare i target pubblicitari).
E' risultato che in social network come YouTube, LinkedIn, DeviantArt e del.icio.us le percentuali tra uomini e donne si equivalgono; invece il gentile sesso domina su Facebook, Twitter, MySpace, Flickr, FriendFeed e molti altri social network che qui in Italia non vanno di moda.
L'unico social network frequentato quasi esclusivamente dai maschietti è Digg, anche questo però poco conosciuto in Italia: è una piattaforma sulla quale condividere articoli, foto video.. e più uno di questi viene postato, più acquista visibilità.
Si può dire che le donne non abbiano altro da fare che perdere tempo al computer? Forse anche sì...forse abbiamo più voglia di socializzare rispetto ai maschi, chissà...però io ero convinta che quelli fissati con i computer fossero loro!
Dati e immagine da:
http://club.quotidianonet.ilsole24ore.com/ferri/opla_il_social_network_e_donna

Social Network e minorenni


Ci sono social network che permettono l'iscrizione anche ai minori.
Io mi chiedo, è giusto oppure no?
Anni fa mi ero iscritta ad un social network, perchè altri miei amici me l'avevano consigliato...si poteva navigare da un profilo all'altro senza restrizioni, senza l'obbligo di fare amicizia prima di poter conoscere informazioni, guardare foto e mandare messaggi ad altre persone.
Ad un certo punto mi è arrivato un messaggio di un ragazzo che aveva all'incirca la mia età e diceva di volermi conoscermi. Cosa c'era di male? TUTTO!
Non era un ragazzo ma un "signore" di quaranta e passa anni che si era creato diversi profili, in ognuno dichiarando di avere un'età differente, da utilizzare in base all'occasione, o meglio, in base alla ragazza alla quale voleva scrivere. Fortuna che un giorno si è sbagliato e mi ha scritto con un profilo diverso da quello che usava con me nei giorni precedenti e che quindi mi sono accorta che era un maniaco!
Bloccare il suo contatto era inutile perchè si presentava sempre con profili diversi, e così decisi di uscire completamente da quel social network.
La cosa che mi ha fatto più arrabbiare è stata che, al momento dell'eliminazione del mio profilo dal social network, si è presentata una domanda: "COSA NON LE E' PIACIUTO DI QUESTO SERVIZIO?"
C'è un social network, Mypage, dedicato ai bambini dai 5 anni in su. Qui i bambini creano la propria pagina e la personalizzano con icone, sfondo e suoni. Inoltre ci sono i "Kidget", con i quali disegnano, colorano, leggono, scrivono, giocano e guardano video. Mypage è stato progettato, con la consulenza di psicologi e psicoterapeuti, da un team che da oltre 10 anni si occupa di produzione di contenuti per l'infanzia.
Inoltre in questo social network non viene richiesta nessuna informazione che permetta di riconoscere il bambino, né in fase di registrazione né successivamente. Ovviamente è presente anche il Parental Control, non si voglia mai che i bambini stiano troppo tempo al computer.
A questo punto mi chiedo: bisogna andare in un social network per bambini per essere sicuri nella rete? E' possibile essere tutelati anche in un social network normale?
Notizia e immagine da:
http://blog.panorama.it/hitechescienza/tag/social-network/page/2/

lunedì 7 dicembre 2009

Il ruolo dei social network nelle risorse umane

Il fenomeno dei social network sta cambiando le modalità di contatto e relazione tra le persone anche in ambito professionale.
Numero uno tra i social network a connotazione professionale è LinkedIn, il quale ha registrato nel 2007 un incremento del 400% e conta circa 17 milioni di utenti registrati nel mondo.
I contatti vanno e vengono, le persone cambiano azienda, telefono e mail, e le relazioni relegate a una voce scritta a penna nella rubrica rischiano di diventare obsolete. Non è così nell'epoca del web 2.0: essere connessi in una rete sociale vuol dire essere professionalmente legati anche se i recapiti cambiano.
I momenti in cui entra in gioco il social network durante il prpcesso di recruting sono due:
- la ricerca dei nominativi
- la valutazione dei candidati
Mentire ad un colloquio è abbastanza semplice, molto più difficile è simulare connessioni e raccomandazioni su una rete sociale pubblica.
Ecco perchè la ricerca di personale attraverso i social network può essere più illuminante dei canali tradizionali.
La creazione di gruppi di lavoro in una stessa organizzazione rappresenta la base del Corporate Social Network ed è diventato persino un prodotto ad opera della società americana SelectMinds. Ma il tempo speso ad accrescere le reti sociali è visto spesso anche in ottica negativa dalle aziende. La valutazione se il tempo speso in questo modo sia un costo o un investimento, spetta ancora all’azienda.

http://www.printmag.com/Portals/1/2009/Feb2009/features/social%20networking/375/feb09_socialnetworking_375_turn.jpg

http://www.zerounoweb.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2377&id_tipologia=3



Come vengono usati i social network: guida sicura per un uso consapevole



I social network offrono un profilo molto preciso di chi siamo noi, e le nostre informazioni, anche quelle private, possono essere accessibili a tutti coloro che sono registrati a quel servizio.

Proprio per questo motivo, è bene riflettere prima di inserire determinate , informazioni, perché se all'inizio può essere divertente, in un momento succcessivo potrebbe rivelarsi un problema.

Bisogna poi tenere in considerazione un altro aspetto. Se nella chat era prassi utilizzare il nickname, i social network moderni come facebook offrono una novità: introducono la corrispondenza tra l'identità del mondo reale con quello virtuale. Inseriamo nome, cognome, e le foto che più ci rappresentano. Pubblichiamo quindi aspetti della nostra vita che riconducono chiaramente a noi stessi, in modo univoco ed evidente.

Avere molti amici è certamente una cosa importante. Ma ogni volta che aggiungiamo un contatto di una persona che non conosciamo, dobbiamo tenere presente che questa potrà poi accedere a tutte le informazioni che abbiamo reso disponibili. Molte persone a volte, fanno a gara a chi ha più amici: oltre ad essere un' abitudine inutile, questa può rivelarsi una cosa rischiosa per la nostra privacy.
  • La regola base che dovremo tenere a mente, sarebbe quella di inserire nella nostra rete dei contatti solo le persone che conosciamo nella vita reale.
  • Non tutti sono chi dicono di essere: in rete sono possibili e frequenti i furti d'identità
    Bisogna ricordarsi di fare molta attenzioine quando si esprimono pensieri su cose o persone
  • Come in qualsiasi altro contesto, reale o virtuale che sia, il rispetto degli altri e l'utilizzo di un linguaggio adeguato è molto importante
  • Se decidiamo di non utilizzare più un determinato social network, ricordiamoci di chiudere il nostro account
  • Evitare di utilizzare la stessa password per tutti i servizi che decidiamo di utilizzare
  • Non pubblicare materiale di cui non si conosce la provenienza: potrebbe essere coperto dal diritto d'autore e questo ci pootrebbe portare delle sanzioni

http://www.youtube.com/watch?v=q8prZIvAtCc&feature=player_embedded

http://www.portaleragazzi.it/component/option,com_tag/tag,web2.0/Itemid,0/

http://images.google.it/imgres?imgurl=http://notebookitalia.it/images/stories/ladro_facebook.jpg&imgrefurl=http://notebookitalia.it/facebook-inchioda-lo-stalker-6662.html&usg=__tkvmCozNavc12QyI19cD9zqs3Nc=&h=400&w=600&sz=87&hl=it&start=2&itbs=1&tbnid=OTsTsJ1vL4eZYM:&tbnh=90&tbnw=135&prev=/images%3Fq%3Dfacebook%2Bmanette%26gbv%3D2%26hl%3Dit

I SN sono il nostro capitale sociale???


Con il termine "capitale sociale" si intende generalmente quel bagaglio relazionale e valoriale che un soggetto costruisce nel corso della propria esistenza in una determinata società. L'individuo, infatti, già nei primi anni della vita assorbe su di sé una serie di norme e di valori che gli derivano dall'essere parte di un nucleo famigliare e di una società.

Con l'introduzione dei social network cosa è cambiato???
Ricordando le parole di Glenn Loury “Nessuno percorre la strada completamente da solo. Il contesto sociale in cui avviene la maturazione individuale condiziona fortemente ciò che individui ugualmente competenti possono ottenere” tutto vero prima dell'era dei social network.
Se a 20 anni ho migliaia di amici in Facebook modifico drasticamente il mio bagaglio relazionale, quel lungo processo di instaurazione di nuove conoscenze che un tempo avveniva nell'arco di tutta la vita adesso può essere ampliato e velocizzato già in giovanissima età grazie ai social network.
Trent'anni fà il tessuto sociale nel quale incrementare il proprio capitale sociale era il proprio quartiere, il paesino e nella maggiore delle ipotesi la propria città. E adesso?
Adesso si potrebbe dire che il nostro capitale sociale ha riserve potenzialmente illimitate poichè già da ragazzi possiamo essere connessi e stringere relazioni con tutto il mondo.
Il mondo intero come tessuto sociale e globale è quindi nelle nostre mani o è solo un'illusione?



http://ospitiweb.indire.it/adi/CapitaleSociale/immagini/socialcapital_itg.jpg

http://blufiles.storage.live.com/y1pXdYZAhqjKKUHldPfS9Ckw7vEjcKC0N5Qe4xy2885GKKwpabapga0zAPve9Qu-Sq_t9NAnRlTFQY

Social Network, Comunità virtuale o sociale?



La manifestazione del NO B-bay di sabato 5 Dicembre a Roma nata su un'iniziativa di Facebook, ha avuto un grande successo. Migliaia di persone si sono ritrovate in piazza San Giovanni e in contemporanea a Parigi, Barcellona, Berlino, per manifestare tutto il proprio dissenso nei confronti del nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, perchè venga tolto quel disegno di legge sul processo breve. Vi hanno hanno partecipato soprattutto giovani, anche tante famiglie, niente rappresentanze di partiti ( a parte qualche piccola presenza di partiti minori), anche se vi erano politici in veste di semplici cittadini. Il colore viola scelto per gli slogan vuole rappresentare il simbolo della speranza per la nascita di una nuova alba per la nostra democrazia. Quello che ci fa riflettere,interrogare questo evento, è che dopo i Girotondini, è nata questa nuova Comunità virtuale, che si è poi ritrovata in piazza, si è riconosciuta in un obiettivo comune ( c'erano diversi personaggi della coltura e dello spettacolo).Viene spontaneo chiedersi se la Comunità Virtuale che diventa Comunità Sociale è vera Comunità. A mio modo di vedere la vera Comunità ha bisogno non solo di incontro, ma di interazione, di scambio per far nascere quegli elementi necessari per cambiare la situazione. Al riguardo proprio in questi giorni, Giuseppe De Rita , Presidente dell'Istituto del Censis, sottolinea l'importanza di ricominciare a fare la Comunità vera e non quella virtuale. La domanda che mi viene spontanea è:"Riuscirà questa Ondata Viola a far nascere la Comunità Sociale"?

http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/giustizia-16/nob-day1/nob-day1.html

http://www.corriere.it/politica/09_dicembre_03/diretta-rai-nobday_94be72fe-e002-11de-9712-00144f02aabc.shtml

domenica 6 dicembre 2009

La dipendenza dalla rete.

Nel retro copertina del libro di Clifford Stoll; Confessione di un eretico HIGH-TECH, si legge una post fazione di Raffaele Simone:" mi pare che Stoll difenda due o tre cose che anche a mio avviso vanno mantenute. Una è che la scuola deve preservare la collettività di persone umane che operano insieme, imparano insieme , giocano insieme, parlano tra loro (e magari sono contente di quel che fanno). L'altra è che non si conosce ancora un deposito di conoscenze che sia migliore di un libro. Infine l'idea che vada preservato e arricchito il contatto con la realtà, non quella simulata, ma quella vera, quella " fisica" , che richiede spirito di esplorazione e di scoperta, movimento, manipolazione."
Quello che emerge oggi, è che il mondo virtuale sta catturando sempre più persone, giovani e meno giovani, sia ragazzi che ragazze creando in loro una forte dipendenza. La rete spesso diventa supporto per i fragili creando illusione di vivere in un mondo diverso. La realtà è costruita su misura, finestra di fuga a portata di un clic. Spesso la rete diventa una prigione per i giovani immaturi e, in questa realtà virtuale c'è un cambio nelle relazioni interpersonali, si creano amicizie virtuali. Anche nella scuola c'è una modalità diversa di apprendere. La dipendenza porta un cambio nel percepire le distanze, non c'è più lo spazio e, le nostre abitudini di vita si modellano con stili diversi di vivere la vita... Cosa ne pensate?

http://www.nessuno-perfetto.it/dipendenza_da_internet.html

Social network: attenzione ai dati personali


Solitamente quando ci si iscrive ad un social network, ci viene richiesto da questo di inserire una certa quantità di dati. Alcuni dati sono obbligatori, come nome e cognome, altri invece sono facoltativi.
La "grande invenzione" dei social network è quella di segnalare che "hai compilato solo il 40% del tuo profilo" (come se a compilarlo tutto si vincesse un premio), e che ti spinge ad inserire nuovi dati...
Inoltre, una volta entrati in un social network, le persone non sempre pensano di inserire dei limiti ai visitatori, per evitare che questi vengano a conoscenza dei dati senza autorizzazione, di conseguenza c'è il rischio che foto e quant'altro vengano divulgate nell'etere.
Ed è ciò che è successo a Sir John Sawer, ambasciatore della Gran Bretagna all'Onu, ed ex 007 chiamato "C"! La moglie aveva pubblicato l'intero album fotografico su Facebook, ma dopo poco la pagina è stata cancellata dal Ministero del Esteri, avvisato dal giornale Mail di Londra, che non voleva neanche credere ai propri occhi..
Qui in Italia il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato un opuscolo informativo che aiuta a capire come tutelare i propri dati e la privacy.
Immagine e dati da:
http://www.masternewmedia.org/it/2009/08/12/la_privacy_sui_social_network_guida_alluso.htm
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/06/senza-segreti-il-capo-degli-007-la.html

ATTENTO! QUALCUNO TI GUARDA

Vi è mai capitato di camminare per strada e di fermarmi all'improvviso perchè vi sembra che qualcuno vi stia seguendo/osservando? Bhe a volte a me capita non solo mentre cammino per strada, ma anche mentre navigo tra i Social Network.

Siamo tutti sotto l'occhio vigile del Grande Fratello! Non si limita più alla famosa trasmissione televisiva dove molti di noi non vorrebbero mai andare per la tutela della propria privacy. Se sei iscritto in un Social Network non sei tutelato al 100%. Tutto ciò che pubblichi è visto da amici, parenti e anche colleghi di lavoro! E si comincia a parlare... Luca lo legge lo dice a Pietro che lo riferisce a Milena che chiama Paola e così via...

Ragazzi ma questa è libertà?

Sto leggendo 1984 di George Orwell e sentite cosa scrive:

"Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero sia libero, gli uomini siano gli uni diversi dagli altri e non vivano in solitudine... a un tempo in cui la verità esista e non sia possibile disfare ciò che si è fatto:

Dall'età dell'uniformità, dall'età della solitudine, dall'età del Grande Fratello, dall'età del bipensiero..."

Secondo voi il tempo in cui viviamo si discosta di molto dalle ultime due righe?

Risorse internet:

IL MIO GROSSO GRASSO SOCIAL NETWORK


Nuove notizie dal fronte dei Social network. Se si pensava che questi fossero solo punti d'incontro in rete che favorissero la socializzazione ci si sbagliava.
Non sono più merendine grasse e piene di calorie a doverci preoccupare!
Mi credete pazza!?
Secondo uno studio condotto dalla ricercatrice londinese Susan Grienfiel tutti coloro che sono ipnotizzati dal mondo del WEB sono a rischio obesità. "Ovvio!" si può dire "più ore perdi davanti allo schermo e meno attività fisica fai e si finisce con un aumento spropositato del peso".
Ma non è così. E' stato dimostrato infatti che il fatto di passare ore nei social network provoca un cambiamento al funzionamento del cervello (INFANTILISMO).
Dopo aver spento il PC infatti finisce il "brivido da Facebook", una specie di adrenalina da post gara, che ti porta ad abbuffarti.
Inoltre a lungo andare questo comportamento procura un indebolimento della corteccia pre frontale del cervello inquanto si riduce il suo utilizzo. Cosa può causare? Più imprudenza e impulsività da parte del soggetto.
A questo punto mi chiedo: già dall'età di 3-4 anni si danno in mano ai bambini dei giochi simili a computer a scopo educativo, ma siamo sicuri di educare i nostri figli nel modo giusto?
Risorse internet: